Aggiornamento del 9 ottobre 2014. Ieri, nella tarda serata, è giunta la notizia che Excalibur è stato ucciso.

La petizione continua a raccogliere firme per chiedere le dimissioni dei responsabili di questa azione.

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Le autorità spagnole vogliono uccidere Excalibur, il cane dell’infermiera spagnola malata di Ebola. Javier, il marito della donna, ora in ospedale sotto osservazione si è opposto e così una schiera d’animalisti che da martedì manifestano di fronte all’abitazione della famiglia. Per ora questo  ha impedito che il cane venisse portato via.

Dal letto di ospedale Javier  ha diffuso un appello tramite Whatsapp, che è stato immediatamente ripreso e rilanciato da molti animalisti spagnoli. E anche il partito animalista iberico, Pacma, ha richiesto esplicitamente con un comunicato che il sacrificio del cane sia fermato.

Nessuno studio scientifico dimostra che l’Ebola può essere trasmesso dall’uomo ai cani e dai cani all’uomo. L’unica ricerca effettuata in Africa, per mappare la diffusione del virus ha anzi analizzato differenti campioni di sangue canino e scoperto che solo una piccola percentuale di cani esposti all’Ebola ha avuto reazioni immunitarie, ma nessuno di essi ha sviluppato la malattia o è morto.

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Pagina Facebook della mobilitazione 

excalibur

Il messaggio lanciato da Javier