#IMagnifici16: questo è il nome del gruppo dei macachi liberati dai laboratori e trasferiti lo scorso 21 luglio al Centro recupero di Semproniano (Grosseto), dopo mesi di trattative tra Lav, Università, Comune di Modena e Ministero della Salute. A loro è dedicato il sito http://imagnifici16.lav.it, un sito per scoprire i progressi di questi animali e il graduale recupero a una vita che fino allo scorso anno sembrava loro preclusa in quanto animali destinati ad esperimenti.
I numeri identificativi tatuati sui loro corpi (prassi per animali “di laboratorio”) hanno lasciato il posto a nomi che ne riflettono i caratteri, così diversi per ognuno: Ingegnere, con la sua spiccata curiosità ”tecnica”, e Furby che lo assiste nei suoi ‘interventi”, Buddha, una femmina che deve il nome al suo fisico ”importante”, Alfa, il ”maschio” per eccellenza, e poi Piccolo, Kessler e tutti gli altri.
Il sito sarà costantemente aggiornato con video, foto e racconti della vita dei macachi nel Centro recupero di Semproniano; testimonianze dei veterinari e delle primatologhe che li seguono quotidianamente. #IMagnifici16 “rappresentano il simbolo di un riscatto che ci auguriamo possa toccare a tutti gli animali purtroppo ancora usati a fini sperimentali, e uno straordinario lieto fine”, commenta la Lav. “Per permettere a #IMagnifici16 di continuare a correre, saltare e respirare libertà, come non hanno mai fatto, per ancora tanto, tantissimo tempo c’è bisogno del sostegno e dell’aiuto di tutti”.