Per protestare, mandare un messaggio a difesa delle nutrie, anche brevissimo, a questi indirizzi email:
presidente@regione.fvg.it; assessorefunzionepubblica@regione.fvg.it;
agricoltura@regione.fvg.it; ambiente@regione.fvg.it; stampa@regione.fvg.it;
assessoreambiente@regione.fvg.it; redazione.arc@regione.fvg.it;
(Indirizzi tratti dal sito della Regione Friuli Venezia Giulia)
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La Regione Friuli Venezia Giulia si prepara a decimare le nutrie. La Regione guidata da Debora Serracchiani (Pd) vuole così “combattere la proliferazione delle nutrie che si sono insediate e diffuse anche in Friuli Venezia Giulia provocando seri danni all’ambiente e all’agricoltura”.
Il disegno di legge della Giunta Serracchiani, discusso in Consiglio regionale congiuntamente a una proposta di legge a firma Mara Piccin del gruppo di Forza Italia, è stato approvato a larga maggioranza: 34 sì, 5 no (M5S) e un astenuto (Novelli-FI). “Il provvedimento”, ha affermato Diego Moretti (Pd), relatore di maggioranza, “intende tutelare le produzioni zoo-agro-forestali, l’idrografia, le opere idrauliche attraverso il contenimento finalizzato all’eradicazione delle nutrie con l’utilizzo di metodi selettivi“.
La pdl prevede l’elaborazione di un piano triennale di “eradicazione” della nutria che conterrà modalità, criteri e misure e definirà metodi e soggetti autorizzati alla sua attuazione e che sarà monitorato per misurarne l’efficacia.
“La modalità degli interventi”, ha spiegato l’assessore alle Autonomie locali e Protezione civile Paolo Panontin, “tiene conto degli scarsi effetti delle norme pianificatorie già in atto e si rapporta con un progetto scientifico dell’Università di Udine finalizzato al contenimento delle nutrie in modo non cruento per limitare i danni che provocano. Questo progetto, però, avrà tempi di realizzazione non immediati, quindi dobbiamo intanto concentrarci sull’obiettivo primario di contenere il più possibile una specie invasiva, non originaria, dannosa, che ha un alto indice di riproduttività e lo facciamo estendendo il campo dei soggetti che possono provvedere alle azioni individuate, soggetti anche diversi dalla pubblica amministrazione, che però seguiranno una programmazione scientifica validata dall’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), il massimo ente scientifico nazionale in questo campo”.
Accolti dalla Giunta regionale anche due ordini del giorno: sulla possibilità di indennizzare i danni provocati dalle nutrie e sul contrasto alla proliferazione dei cinghiali.