Scriviamo al Papa per chiedergli di mandare in soffitta l’usanza del lancio delle colombe bianche. Ieri una di loro, appena lanciata dalla finestra dello studio di Francesco dopo l’Angelus, è stata aggredita da una cornacchia grigia e da un gabbiano reale. Quest’ultimo è riuscito a predarla e ad ucciderla.
Messaggio tipo da mandare via Twitter a @Pontifex_it e all’email <info@news.va>:
SS, ecco cos’è successo ad una colomba che ha fatto lanciare ► http://www.facebook.com/photo.php?fbid=549398341822896. Per favore, basta con quest’usanza.
(All’email aggiungere nome, cognome e città)
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E’ appena il caso di ricordare che queste colombe, che nella loro vita hanno conosciuto soltanto la gabbia, non hanno alcuna esperienza del mondo esterno e, se anche fossero così fortunate da sfuggire ai predatori, avrebbero di certo grosse difficoltà nel riconoscere tutti i pericoli della città, come ad esempio le automobili. Questi esemplari non possono neanche utilizzare il mimetismo: il loro colore bianco, molto vistoso in natura, è proprio dovuto al fatto che non si tratta di animali selvatici ma provengono dalla cattività.
4 COMMENTS
Tiziana Cuore Di Animale
Quanto è teatrale la chiesa… se i cattolici cercassero lo spirito santo salvandoli, gli animali, anzichè usarli, macellarli per pasqua e fregandosene dei laboratori di vivsezione, troverebbero la strada del paradiso senza dover passare PRIMA per l’inferno
Tamara Giorgetti
fatto, inviata mail, l’ho un pochino migliorata
Sabrina Mura
povera creatura che dolore…..che senso di impotenza…bastardi smepre a massacrare gli animali.se esiste davero un Dio spero davvero che gliela faccia pagare…non al papa sia chiaro non l ha inventata lui la cosa e magari gli sarà pure dispiaciuto
giacomo
Ma sapete quante colombe (chiamiamole pure piccioni) sono catturate ogni giorno a Roma dai gabbiani reali? Solo che non sono bianche e nessun ci fa caso. I gabbiani d’altronde devono mangiare, sono predatori e da quando si sono installati nelle nostre città non uccidono solo colombi ma anche molti storni e altri uccelli. Idem le cornacchie che eliminano molti passeriformi mangiandosi oltre agli adulti anche uova e pulcini. Ma che ci possiamo fare? Fuori delle città succede altrettanto e gli animali predatori si cibano di prede.
Vogliamo eliminare tutti i gabbiani e cornacchie (toglierne un poì non sarebbe male)? Ne tornerebbero altri perchè ormai nelle nostre città le condizioni per mantenerli sono meglio che al di fuori.
Che la colomba sia stata mangiata dal gabbiano non è colpa del Papa nè della tradizioni, anzi grazie a queste e alla nutrita simbologia che accompagna la colomba bianca forse abbiamo un po’ più di rispetto anche per i piccioni (senza spesso sapere che le colombe bianche e piccioni sono la stessa specie!…). Cosa ne sarebbe ora dei piccioni di città se per secoli non avessimo attribuito alla colomba tutti i significati cristiani e non? Li avremmo trattati come i topi e i ratti, animali infestanti da debellare con tutti i mezzi..
Difendo quindi la tradizione (peraltro poco sentita da noi) di lasciar volare le colombe come simbolo di fedeltà coniugale (ai matrimoni), come l’Anima che sale al cielo (nei funerali) come simbolo di Pace e Spirito Santo nelle funzioni religiose e in tutte le altre occasioni in cui la simbologia è contestuale all’evento. E’ una delle poche occasioni che i cittadini hanno di poter osservare da vicino un animale che non sia un cane o un gatto, e per averne lasciate volare molte e aver osservato l’espressione della gente che le vede volare e aver sentito i commenti ritengo che un volo di colombe, oltre a rafforzare la spiritualità lasci un ricordo e avvicini di più le persone agli uccelli. Come facciamo ad aumentare la sensibilità verso la natura e gli uccelli se teniamo lontani gli uomini e gli animali altrimenti?
Riguardo quanto detto sopra dal blogger ” che queste colombe, che nella loro vita hanno conosciuto soltanto la gabbia..ecc” segnalo che le cose non stanno affatto così:
queste “colombe bianche” sono in realtà colombi viaggiatori, selezionati in secoli di allevamento per le loro capacità di tornare a casa. Gli allevatori che le tengono (bene) le lasciano volare liberamente dalla colombaia (tutti i giorni se la caccia è chiusa) e questi non hanno altro posto in cui vivere e non riconoscono alcun altro posto sicuro al di fuori della colombaia.
Vi assicuro che le colombe conducono una vita assolutamente felice nella colombaia e non ne potrebbero fare a meno, per questo ritornano ogni volta!
giacomo dellomo