Un domatore del Circo Marina Monti Orfei attendato a Triggiano (Bari) è morto dopo essere stato azzannato da quattro tigri durante il loro addestramento.
Come anche chi lavora nel circo sa, questo è quel che può accadere quando si tenta di sottomettere animali nati per essere liberi e vivere in natura, costringendoli a vivere in gabbia e obbligandoli ad acquisire comportamenti innaturali. E’ quel che può accadere quando con “pressanti” addestramenti li si priva di tutto: libertà, fierezza, dignità, istinti naturali.
I carabinieri del Comando provinciale di Bari hanno sequestrato tutte le otto tigri presenti nel circo. Gli animali sono ora ospitati nello zoo safari di Fasano, in provincia di Brindisi. Auspichiamo che qualche santuario si offra di accoglierle e che possano essere “graziate” per poter passare il resto della loro vita in pace e sicurezza.
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Secondo le ricostruzioni, Ettore Weber addestratore e domatore di 61 anni ieri sera verso le 20 è stato aggredito da una sola tigre, in un secondo momento se ne sono aggiunte altre tre. Troppo gravi le ferite riportate. Per lui non c’è stato nulla da fare. Il circo nelle locandine pubblicizza lo “spettacolo” come un viaggio interattivo con la presenza di numerosi animali, tigri siberiane e del Bengala comprese.
Racconta oggi la Gazzetta del Mezzogiorno che, durante le prove di esercizi ed evoluzioni, una delle quattro tigri avrebbe travolto Weber nel numero del salto a comando: caduto a terra, Weber è poi statoinizialmente azzannato dalla tigre saltatrice e poi aggredito anche dagli altri tre felini. Secondo un primo esame, dopo essere stato travolto ha riportato una grave lesione alla colonna vertebrale.
Gli amanti degli animali aspettano da tempo che sia stabilito per legge l’uso di animali negli spettacoli circensi. Nello scorso dicembre, il ministro ai Beni culturali, Alberto Bonisoli dichiarò via Facebook: “So che il desiderio di molti di voi è che gli animali non vengano più usati negli spettacoli circensi. È un desiderio che condivido anche io e che diventerà realtà nel più breve tempo possibile”. Il ministro dichiarò di essere all’opera, con il ministro all’Ambiente Sergio Costa, per abolire definitivamente l’uso degli animali nei circhi.
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Una legge-delega per abolire, seppur ‘gradualmente’, il circo con gli animali ci sarebbe già, ma mancano i decreti attuativi. Ricordiamo inoltre che i circhi con animali vengono finanziati anche con contributi pubblici. “È una delle mie priorità”, affermava il ministro, pubblicando un video.”È vero, esiste già una legge, ma il Governo precedente non emanato i decreti attuativi, ovvero quegli strumenti normativi che permettono a quella legge di diventare operativa. Appena arrivati al Governo non abbiamo trovato neanche una bozza. Noi ci siamo messi subito al lavoro, ma ci vorrà un po’ di tempo. Intanto abbiamo messo in campo una collaborazione tra il Ministero del Beni culturali e il Ministero dell’Ambiente, guidato dall’amico e collega Sergio Costa, per far sì che gli animali, una volta lasciati i circhi, possano trascorrere il resto della loro vita nel miglior modo possibile e in luoghi idonei. Il mio obiettivo è quello di raggiungere questo risultato nel più breve tempo possibile e i primi passi li stiamo già facendo”. Speriamo. E speriamo che i circhi con gli animali si riconvertano volontariamente, offrendo spettacoli con soli umani, sempre più amati dal pubblico.
Approfondimento: il parere degli esperti e l’opinione pubblica
Cosa pensano gli Italiani: Eurispes rileva che il 71,4% degli italiani è contrario all’uso di animali nei circhi.
Indagine Censis: i circhi con gli animali in Italia sono in crisi economica, lo rileva il Rapporto (2017) dell’Istituto di Ricerca Censis commissionato da Lav. La riconversione di questo settore è urgente per dare un futuro occupazionale ai tanti addetti e agli artisti.
Medici veterinari (FVE, FNOVI) critici: la Federazione Veterinari Europei (FVE) e la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) si sono già espresse affermando che gli animali, in particolare i mammiferi esotici, non possano essere detenuti per scopi ludici dell’uomo, evidenziando le necessità etologiche degli animali e i fattori di stress (es. luci, rumori, gabbie, comportamenti innaturali e spesso opposti alle caratteristiche della specie, convivenza forzata di specie diverse come preda e predatore) connessi a tali attività.
Etologi critici: più di 20 professori universitari di tutto il mondo, specializzati in etologia, ecologia e studi similari, hanno sottoscritto la “Dichiarazione sul benessere e i bisogni etologici degli animali selvatici ed esotici nei circhi”: gli scienziati firmatari con un’estesa esperienza di ricerca nel campo della biologia degli animali esotici, ecologia ed etologia, dichiarano che gli animali selvatici ed esotici non sono adatti a una vita nei circhi’. La Dichiarazione, inoltre, sottolinea che gli animali che si trovano in cattività nei circhi o che ne sono nati, anche da generazioni, mantengono le stesse identiche esigenze etologiche e di benessere psico-fisico dei propri simili in natura.
La svolta in quasi 50 paesi: su 28 Stati dell’Unione Europea, più della metà hanno già introdotto legislazioni (totali o parziali) per circhi senza animali. Numerosi anche i Paesi di altri continenti: es. Messico, Costa Rica, Iran, India, Perù, Bolivia, Colombia, Israele, ecc. E l’Italia cosa aspetta?
Leggi la legge-delega n. 175/2017: “Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia”
Un video Lav che mostra l’essenza del circo con gli animali
(Foto d’archivio)