E’ arrivato nel marzo 2014 sul Gargano un piovanello tridattilo (Calidris alba) inanellato e rilasciato in Polonia il 13 agosto del 2012, successivamente osservato in Olanda nel luglio 2013. Il limicolo era in un numeroso gruppo di suoi simili fotografato da Matteo Caldarella, naturalista del Centro studi naturalistici (Csn) onlus.
Il Gargano è il crocevia delle migrazioni degli uccelli, spiegano gli esperti del Csn che conducono costantemente monitoraggi faunistici nella provincia di Foggia, dove si registrano presenze di specie specie diverse, anche rare e minacciate: beccapesci, sule bassane, rapaci migratori, cicogne nere, anatre pelagiche.
Ospiti speciali in questi giorni sono stati i piovanelli tridattili venuti dal Nord. Sono stati avvistati insolitamente fermi su una roccia, così da consentire a Matteo Caldarella d’immortalarli a distanza di sicurezza con la sua fotocamera, consentendo l’identificazione dell’esemplare inanellato.
I piovanelli tridattili sono piccoli limicoli migratori di poche decine di grammi di peso, che volano dalle coste del nord Europa fino al Sudafrica. Grandi come pulcini di gallina, si possono incontrare in inverno lungo le spiagge delle coste mentre seguono il moto ondoso della risacca alla ricerca d’invertebrati da mangiare.
“La difesa del territorio e delle specie di rilevanza naturalistica parte proprio dalla ricerca e, senza queste attività finalizzate alla realizzazione di azioni concrete di conservazione, tutto l’ecosistema è a rischio”, affermano i ricercatori del Csn. “Proporremo a breve al Parco Nazionale del Gargano e agli altri enti territoriali un programma di monitoraggio delle specie migratrici soprattutto in siti ove tali studi non sono stati mai realizzati, sperando che le istituzioni si mostrino entusiaste nel partecipare a tali ricerche che potrebbero diventare anche un trampolino di lancio per attività di turismo compatibile e destagionalizzato, come il turismo per birdwatching, o la partecipazione a campi di ricerca”.