Dal 1 gennaio 2023 in California la produzione e il commercio di pellicce saranno vietati. Sabato 12 ottobre 2019 il Governatore della California Gavin Newsom ha firmato la legge per il bando sui prodotti di pellicceria (AB44 ”Fur
products: prohibition”) facendo così dello Stato americano il primo al mondo a imporre questo tipo di divieto.
Il divieto comprende qualsiasi prodotto di pellicceria. La sanzione sarà di 500 dollari per ogni singolo articolo commercializzato o prodotto in violazione del divieto generale: è prevista inoltre una seconda sanzione di 750 dollari per singolo articolo in caso di reiterazione entro l’anno, e un’ulteriore sanzione di 1.000 dollari in caso di recidiva.
Il provvedimento della California è il risultato di un iter legislativo avviato meno di un anno fa con la presentazione della proposta di legge AB44 nel dicembre 2018. Il dibattito tra Assemblea e Senato è durato meno di 12 mesi, con 11 votazioni sempre vinte dai ”sì” al divieto, le ultime concluse con 55 a 18 al Senato e 27 a 8 all’Assemblea.
I precedenti. La legge californiana è stata preceduta da altri fondamentali provvedimenti legislativi: il 4 settembre 2019 sono stati approvati la modifica al Wildlife Protection Act e divieto, in California, dell’uso di trappole e tagliole per la cattura di animali da pelliccia selvatici; il 18 settembre 2018 il City Council della città di Los Angeles ha introdotto il divieto al commercio di pellicce e prodotti di pellicceria, divieto già approvato a marzo dello stesso anno dall’amministrazione della città di San Francisco e prima ancora da altre due città californiane, West Hollywood e Berkeley.
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”Il divieto al commercio di pellicce in California segna il definitivo tramonto di un’industria ormai al tracollo, alimentata dalla sofferenza e dall’uccisione di milioni di animali”, ha commentato Simone Pavesi, responsabile Lav Area Moda Animal Free. “In una società in continua evoluzione, dove le più lungimiranti tra le grandi aziende della moda sono già passate al fur-free, con il plauso di milioni di consumatori, in Italia è ancora consentito allevare animali per farne pellicce. Lav chiede al Governo e al Parlamento di approvare subito le sue proposte di legge (C99, C177, S211) bloccate da anni”.
Secondo i dati forniti dalla Associazione Italiana Pellicceria, tutti i canali distributivi (negozi moda mono e multibrand, grande distribuzione e pelliccerie) segnano un trend negativo con fatturato del consumo retail (vendite al dettaglio) pari a -50% nel 2018 (800 milioni di euro) rispetto al 2006 (1,6 miliardi di euro).