Si narra che Maometto, il fondatore dell’Islam, fosse un amante degli animali, dei gatti in particolare, e che ne avesse parecchi.

Un giorno, la gatta Muezza si addormentò placidamente sulla veste di Maometto.

Giunta l’ora della preghiera, il profeta, non volendola svegliare, decise di tagliare un pezzo della sua veste piuttosto che disturbarle il sonno.

Al ritorno di Maometto dalla Moschea, la gatta gli fece un inchino per ringraziarlo.

Maometto, commosso, decise così di elargire doni a lei e a tutti i gatti a venire.

L’accarezzò tre volte sul dorso lasciandole delle “righe”, segnando così l’origine dei mantelli rigati o “tabby”.

La micia ebbe inoltre in dono la capacità di atterrare sempre sulle zampe da qualsiasi altezza cadesse. E, ovviamente, un posto in Paradiso.