“Un’Italia che tutela e ama cani e gatti nonostante la crisi e le difficoltà economiche”: è questo il quadro che emerge dalla seconda edizione del rapporto “Animali in città”, l’indagine di Legambiente dedicata ai servizi e alle attività dei capoluoghi di provincia per la tutela e la gestione degli animali. E’ stato inviato un questionario a 104 Comuni e hanno risposto in 87, circa l’83,6%.
Sono molti i Comuni che forniscono strutture e servizi di qualità per gli animali domestici ma, allo stesso tempo, rimane ancora molto da fare per garantire agli amici a quattro zampe tutela e benessere completi.
Il 75,8% degli 87 capoluoghi di provincia presi in esame conosce il numero dei cani iscritti nel 2011 all’anagrafe canina; il 55,1% ha censito le strutture dedicate agli animali d’affezione e dispone sul territorio di strutture per ospitare cani vaganti; il 65,5% ha un piano di tutela e di controllo delle colonie feline; il 68,9% consente ai cittadini di viaggiare sui mezzi pubblici con i propri animali.
Sono invece ”troppo pochi” i Comuni che realizzano campagne d’informazione sull’anagrafe canina (43,6%) e attività di promozione della microchippatura (48,2%); solo il 45,9% ha un apposito nucleo di polizia municipale; solo il 26,4% conosce la biodiversità animale in città e può quindi gestire al meglio aree verdi urbane e prevenire zoonosi o conflitti con altre attività cittadine.
Tra le città virtuose per la tutela degli animali il rapporto cita Genova, Parma, Prato e Pordenone: Genova in particolar modo per il piano di tutela e gestione delle colonie feline, Parma per il quadro conoscitivo sugli animali d’affezione e i servizi al riguardo, Prato per la conoscenza della biodiversità animale in città e i servizi offerti, Pordenone per le esperienze di formazione cinofila rivolte ai cittadini.
Viene anche citata l’esperienza positiva del presidio ospedaliero veterinario dell’Asl Napoli 1, che fornisce un servizio di pronto soccorso per cani, gatti e avifauna senza padrone 24 ore su 24, fornendo anche il ricovero in degenza.
Tra le altre città che si distinguono, Padova, Forlì e Ferrara per informazione e servizi offerti tramite sito istituzionale; Ravenna per la conoscenza della biodiversità animale in città; Udine, Cremona e Torino per la pluralità dei servizi; Pesaro per l’esperienza dei cani di quartiere.