A Villa d’Orléans, il parco ornitologico di Palermo, è nato un piccolo capovaccaio (Neophron percnopterus), avvoltoio il via d’estinzione.  Il pullo è sano, accudito amorevolmente da entrambi i genitori e cresce a vista d’occhio. Questo rarissimo ed importante evento è stato raggiunto, dopo trent’anni di tentativi, grazie alla caparbietà del proprietario del parco ornitologico.

Gli avvoltoi del parco sono gli unici allevati in situ in Sicilia, dove ne sopravvivono in libertà due o tre coppie. Sono gli ultimi che possiedono un Dna siciliano puro, che li rende essenziali per la riproduzione finalizzata a progetti di reintroduzione sul territorio.

La comunità scientifica segue con attenzione questo primo eccezionale evento avvenuto in ambiente controllato ma allo scopo di aumentare gli esemplari liberi. Purtroppo questo non sarà possibile poiché la decisione della Regione Sicilia di dismettere il parco ornitologico ha già segnato il loro destino: e la famiglia sarà trasferita allo zoo di Praga, affidata al presidente del comitato europeo che gestisce il programma di recupero (European Endangered species Programme – EEP) di cui fa parte questa coppia palermitana.

A poco sono valse tutte le attenzioni di questi anni e la cura con cui tutto il personale della ditta proprietaria degli animali, coadiuvato da giovani zoologi volontari, ha continuato ad accudire il giardino zoologico di Palermo. Villa d’Orléans si sta svuotando. Sono molte le gabbie già vuote alle quali ben presto si aggiungerà anche quella dei capovaccai, a breve non più siciliani ma emigranti in Repubblica Ceca.

La prospettiva di un futuro lontano dalla Sicilia non ha diminuito gli entusiasmi dell’evento. Il pulcino, allevato regolarmente dai genitori, usufruisce inoltre di un supplemento alimentare che lo zoologo che se ne occupa gli somministra giornalmente, di controlli veterinari e altre attenzioni che sono svolte con l’aiuto di un espediente per evitarne l’imprinting: è stata applicata una foto della testa della madre ad un guanto. Questo trucco ed il buio circostante hanno consentito di manipolare il piccolo capovaccaio evitando l’associazione della figura umana alle cure parentali.

(LD)