66Non tutti i parassiti vengono per nuocere. E’ il caso del cucùlo, un piccolo uccello migratore diffuso in tutta Europa. Viene nel nostro paese in estate ed il suo nome è dovuto al suono del suo canto in primavera, quando emette il tipico cucù alla ricerca di una compagna per riprodursi.

Ma più che per il suo verso, questo uccellino è rinomato per il suo parassitismo. Le femmine infatti depongono le uova nel nido di altri uccelli che si occuperanno di covarle e di nutrire i pulcini. Uno studio recentemente ultimato dalla zoologa Daniela Canestrari e dal suo team dell’Università di Oviedo, in Spagna, ha dimostrato che questo parassitismo ha assunto un aspetto “cooperativo”: se un nido è stato “parassitato” la crescita dei pulli della specie ospitante se ne avvantaggia.

La dottoressa Canestrari ha osservato l’interazione tra cornacchie nere e cucùlo dal ciuffo. Inizialmente è stato notato notato che quei nidi in cui venivano deposte le uova dei cucùli erano meno soggetti all’attacco di altri predatori. Questa peculiarità ha dato il via ad un nuovo studio che ha portato la ricercatrice ed il suo team a scoprire che il pulcino del cuculo, quando viene disturbato nel nido, espelle una sostanza che risulta repellente ai predatori. Queste secrezioni contengono acidi, phenoli e zolfo, responsabili di un odore estremamente pungente che rende così i nidi e le loro facili prede molto poco allettanti.

“In anni con alta densità di predatori, la presenza del cuculo nel nido risulta vantaggiosa e i nidi parassitati producono in media piú pulcini di cornacchia rispetto a quelli non parassitati”, spiega a Youanimal.it la dottoressa Canestrari. “In anni con pochi predatori, la presenza del cuculo è dannosa perché i nidi parassitati producono meno cornacchie conseguente alla competizione per il cibo tra i pulcini. Quindi, la relazione che si instaura tra cornacchie e cucùli è un altalenarsi tra una situazione di parassitismo ed una di cooperativismo, che varia a seconda delle condizioni esterne”.

(VG)

cuculo cornacchia nido

Un pulcino di cornacchia e uno di cucùlo insieme nel nido