Salvata all’Ospedale Santo Stefano di Prato da un’emorragia digestiva, una paziente ha incontrato in Terapia intensiva il suo cane Clio. E’ la prima ‘pet visiting’ all’ospedale di Prato, informa l’Ausl Toscana Centro.
“La paziente era arrivata in ospedale in condizioni drammatiche per uno shock emorragico da emorragia digestiva”, comunica l’azienda sanitaria in una nota. “I medici sono riusciti a risolvere un quadro di instabilità emodinamica che poteva costare la vita alla paziente. La donna è stata poi trasferita dalla Terapia intensiva in Chirurgia. Clio è rimasta insieme a lei, e l’ha accompagnata durante il trasferimento”.
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Tutto è stato reso possibile grazie alla collaborazione dello lo staff medico e infermieristico della rianimazione. A gestire tecnicamente il primo accesso, avvenuto venerdì 20 settembre, è stata la coordinatrice infermieristica Beatrice Bettazzi con la collaborazione della Direzione sanitaria e infermieristica.
“Dopo il Santa Maria Nuova di Firenze dove si è realizzata la prima sperimentazione, e nei giorni scorsi per la prima volta anche al San Giuseppe di Empoli“, ricorda l’Ausl Centro, “l’incontro del paziente con il proprio animale domestico è ormai esteso a tutti gli ospedali dell’Azienda. Al Santa Maria Annunziata, due volte al mese il reparto pediatrico apre le porte al basset hound Serena per una visita ai bambini ricoverati e, se occorre, anche per accompagnarli in sala operatoria, aspettandoli al loro risveglio. In attuazione della delibera regionale sull’umanizzazione delle cure, l’iniziativa è realizzata dai Dipartimenti infermieristico e di prevenzione, attraverso l’Area veterinaria”.
Fonte foto: Nursetimes.org