Promuovere le politiche per il contenimento e il controllo del fenomeno del randagismo anche grazie a tre progetti: un’informativa sul randagismo accessibile a tutti i Comuni tramite il portale dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), le linee guida per l’adozione di regolamenti comunali per la tutela degli animali e la creazione di una rete di ‘microcanili certificati’. del protocollo d’intesa siglato da Anci, Federsanità, Fondazione Prelz onlus ed Enpa.

I ‘microcanili’ vengono definiti nell’accordo  come strutture leggere, con box in legno e ampi spazi aperti, in grado di ospitare tra i 15 e i 25 cani. Una rete, secondo i promotori del protocollo, la cui gestione è più vantaggiosa per gli enti locali anche dal punto di vista economico. “L’Anci”, spiega la delegata per i problemi del randagismo Alessia De Paulis, “mette la sua intera struttura a disposizione delle associazioni firmatarie del protocollo, sia nell’intento di diffondere la rete dei ‘microcanili’ sul territorio, sia per la diffusione dei regolamenti e e dell’informativa presso tutti i Comuni”.

“I costi per realizzare un ‘microcanile’ in grado di ospitare tra i 20 e i 30 cani si aggireranno tra i 20-30mila euro”, afferma Irene Tiburzi, presidente di Prelz onlus. “Sulla base di un progetto pilota in corso a Macchia d’Isernia, in Molise, possiamo dire che i costi di gestione ammontano a circa 50 mila euro l’anno, ma questi si sgonfieranno man mano che i cani verranno adottati”.

Carla Rocchi, presidente Enpa, sottolinea che “l’obiettivo principale delle strutture sarà quello di mettere in adozione i cani il prima possibile”. Soddisfatto dell’intesa anche il vicepresidente vicario di Federsanità, Giacomo Bazzoni, che ha chiesto lo stanziamento di risorse per la tutela degli animali e contro il fenomeno del randagismo.

(LD)

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