Riparte, per il quarto anno consecutivo, il progetto “Il Parco per il Grillaio”, che il Parco Nazionale dell’Alta Murgia svolge in collaborazione con la Lipu (Lega iItaliana per la protezione degli uccelli) per il monitoraggio e la conoscenza del rapace migratore che caratterizza i cieli dell’Alta Murgia durante le stagioni primaverile ed estiva.
Tra le iniziative più singolari e seguite dal pubblico, anche quest’anno è prevista la trasmissione della vita in diretta di questa specie: una webcam inserita in un nido di Falco grillaio documenterà tutte le fasi della vita di questi rapaci, dalla riproduzione fino al primo volo dei nuovi nati. Tutte le immagini saranno trasmesse in streaming sul sito www.parcoaltamurgia.gov.it. Collegandosi alla cam del parco sarà dunque possibile entrare direttamente nel nido di una coppia di grillai senza arrecare loro disturbo e osservare uno dei momenti più affascinanti del ciclo vitale di questa specie.
L’ultima edizione ha fatto registrare decine di migliaia di connessioni al ‘nido virtuale’: ornitologi e semplici appassionati – soprattutto giovanissimi – hanno avuto la possibilità di scoprire come i genitori si alternano nella cova, come avviene la schiusa, di cosa si nutrono i pulcini e come questi spiccano il loro primo volo.
“Utilizzare la rete e i nuovi strumenti di conoscenza ci offre l’opportunità di diffondere l’attenzione nei confronti di questa specie e ci fornisce strumenti per migliorare la convivenza e promuovere una cultura della tutela della biodiversità”, ha dichiarato il presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesare Veronico. “Il Falco grillaio è una specie ben nota che caratterizza i nostri panorami e questo progetto ci consente di accrescere ulteriormente la consapevolezza della sua importanza per i nostri centri storici che vanno tutelati affinché continui a nidificarvi”.
Il direttore del Parco, Fabio Modesti, ha annunciato l’intenzione di verificare se i centri storici dei Comuni del Parco interessati dalle nidificazioni del Falco grillaio possono essere ancora ospitali per questa importante specie ancora minacciata a livello globale, monitorando, in collaborazione con i Comuni, anche l’applicazione del Regolamento Regionale n. 24/2005 relativo alle misure di conservazione per le specie tutelate di uccelli selvatici che nidificano nei centri edificati di S.I.C. e Z.P.S.
“Seguire da vicino la nidificazione di questa coppia è sempre un motivo di grande interesse, che può andare ben al di là della cerchia ristretta degli specialisti”, ha spiegato Marco Gustin, responsabile Specie Lipu. “Anche se può sempre capitare, parlando di animali selvatici, un inconveniente “naturale”, come un uovo che non si schiude o qualche pulcino che non ce la fa a sopravvivere. Anche questo fa parte della vita del grillaio e dobbiamo essere pronti ad accettarlo in quanto risultato della selezione naturale”.