Salvi 588 tra vitelli, maiali, conigli, capre. Dopo anni di manifestazioni, nessun animale sarà più macellato

Dopo anni di petizioni, manifestazioni, un appello firmato da personaggi quali Stefano Rodotà, Erri De Luca, Licia Colò, Susanna Tamaro ed ex detenuti, si riapre la pagina della convivenza solidale fra umani e animali sull’isola-carcere di Gorgona.

Grazie alla volontà del sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi, che aveva visitato il carcere negli scorsi mesi, al garante dei detenuti Giovanni De Peppo, con il direttore del carcere Carlo Mazzerbo, è stato firmato un protocollo d’intesa fra casa circondariale, Comune di Livorno e Lav, con gli auspici del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e dell’Università Bicocca di Milano, che prevede:

  • – 588 animali fra vitelli, maiali, conigli, capre, pecore, galline, cavalli salvati dalla produzione e dalla macellazione, che era stata ripresa quattro anni fa;
  • il – mattatoio all’interno del carcere sarà smantellato e diventerà uno spazio per attività senza violenza;
  • – a causa dell’affollamento bisognerà cercare casa per circa 450 animali che dovranno andare via man mano dall’isola e la Lav assicurerà i contatti con tutte quelle realtà interessate a ospitarli, con il vincolo della non macellazione e della non riproduzione;
  • – Lav si prenderà carico di un primo numero di animali nel Centro di recupero di Semproniano e grazie al 5×1000 di soci e sostenitori assicurerà anche l’acquisto del cibo per quelli che rimarranno sull’isola;
  • – gli animali che resteranno sull’isola saranno curati dai detenuti con un programma di relazione della cattedra di Diritto penitenziario dell’Università Bicocca di Milano, anche nel turismo ecocompatibile sull’isola che è parte del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano e del Santuario dei Cetacei.

“Finalmente si riesce a concretizzare un sogno che era stato improvvidamente interrotto nel 2015, un’esperienza relazionale di convivenza solidale, un vero e proprio laboratorio di buone pratiche di relazione nonviolente umano-animale che rappresenteranno anche un’occasione di riscatto e formazione lavorativa per i detenuti, in una delle più belle isole del mar Tirreno”, ha commentato Gianluca Felicetti, presidente Lav. “Gli animali a Gorgona non saranno più considerati macchine ma amici, mediatori e cooperatori della rieducazione, esseri viventi che da oggi hanno nuovamente un futuro”.

La firma del protocollo d’intesa inaugura una nuova promettente stagione per Gorgona, isola dei diritti e modello di convivenza tra uomini e animali.  Il prossimo appuntamento sarà il trasferimento dei primi animali che saranno presi in affidamento da Lav, presso il Centro di recupero per animali salvati di Semproniano (GR): un’Arca ideale, a testimoniare la speranza, e la possibilità concreta, di una seconda opportunità di vita, per ogni essere vivente.

“Attraverso questa collaborazione con l’Amministrazione comunale, Gorgona diventa un laboratorio di buone prassi, non solo per l’Istituito penitenziario, ma anche per la stessa città di Livorno”, ha dichiarato Giovanni De Peppo, garante delle persone private delle libertà personali.

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APPROFONDIMENTO 

IL “MODELLO GORGONA”

Gorgona, ultima isola-carcere italiana, è stata per vent’anni, fino al 2015, teatro di un’esperienza eccezionale, in cui il percorso rieducativo dei detenuti si è intrecciato alla sorte degli animali, sottratti ai meccanismi di sfruttamento zootecnico e, quindi, alla morte per macellazione.

Un luogo di sperimentazione e di eccellenza dove hanno trovato spazio nuove forme di relazione, di cui hanno beneficiato sia gli animali che i detenuti, grazie a un processo di crescita personale e di rieducazione verso una giusta ed equa convivenza, basato sul rispetto dei più deboli.

Oggi quella esperienza viene rilanciata ed integrata, ampliandone il raggio di azione e coinvolgendo attori diversi della società, in un’ottica di sostenibilità, sia sul versante economico, che su quello dell’ambiente e del territorio.

I 5 PUNTI DEL PROTOCOLLO

      • STOP ALLA MACELLAZIONE E ALLE PRODUZIONI ANIMALI| La Direzione della Casa Circondariale di Livorno – Sezione distaccata di Gorgona interrompe le attività di macellazione, riproduzione e produzione degli animali, con la dismissione e riconversione delle strutture attrezzate a questo scopo, e il divieto sine die di far riprodurre gli animali domestici presenti sull’isola.
      • ANIMALI IN SALVO | Lav si occuperà degli animali che dovranno essere trasferiti, affinché quelli presenti sull’Isola passino dagli attuali 588 a 138 individui, per il loro miglior accudimento e la buona riuscita del progetto. L’Associazione finanzierà le attività di salvataggio e di adozione degli animali con un contributo di 45.000 euro nell’arco di due anni, grazie al 5×1000 di soci e sostenitori. Inoltre, Lav avvierà il Progetto “Le zampe della libertà”, che prevede:
      • – interventi educativi sulle tematiche del rispetto degli animali e del valore della vita;
      • – campagne di “adozione a distanza” degli animali salvati;
      • – visite guidate sull’isola per valorizzare gli aspetti etici, ambientali ed educativi dell’iniziativa.
      • SOSTENIBILITÀ | Grazie alla riduzione del numero di animali e al superamento dell’obsoleto modello di “colonia penale agricola”, la Direzione della Casa Circondariale valorizzerà la sostenibilità economica e ambientale dei propri interventi, consolidando e incentivando attività di turismo ecocompatibile, orticultura, produzioni nell’ambito del lavoro coerenti con la vocazione ambientale di Gorgona.
      • RELAZIONE UOMO-ANIMALE | Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Milano Bicocca – Cattedra di Diritto penitenziario riprenderà, con la Direzione della Casa Circondariale e LAV, attività di relazione dei detenuti con i restanti animali sull’isola, monitorando inoltre il processo come “caso di studio”.
      • AMBIENTE E BIODIVERSITÀ | Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, sarà parte attiva per gli aspetti inerenti la vocazione di protezione e tutela di Gorgona, anche in relazione al turismo eco compatibile.