Si è conclusa con successo l’operazione voluta dalla Regione Toscana per la cattura e il trasferimento di 16 caprioli lontano dall’autostrada. Il tutto senza il ricorso ai cacciatori e alle loro doppiette. Questo dimostra che i metodi incruenti ci sono e funzionano. Il sedici caprioli sono stati liberati nella Riserva montana dell’Acquerino, nel Comune di Sambuca Pistoiese.
L’operazione è stata disposta dalla Regione per scongiurare possibili incidenti lungo l’autostrada e in una zona
densamente popolata, vicino all’ospedale di Pistoia. Come previsto, l’autostrada Firenze Mare è stata chiusa al traffico a partire dalle 6 del mattino del 12 novembre, fra i caselli di Montecatini e Prato Ovest, per consentire alle squadre di posizionare le reti e organizzare la cattura. L’operazione è terminata alle 9. Alle 9.30 l’autostrada ha potuto essere riaperta, con grande anticipo sui tempi previsti.
L’operazione, che per la Regione era coordinata dalla Direzione Agricoltura, ha permesso di catturare, con l’uso di reti, una colonia di caprioli che da tempo si era insediata in un’area di circa 10 ettari, compresa fra il casello, l’ospedale di San Jacopo, la tangenziale e lo svincolo dell’autostrada.
L’operazione di salvataggio ha richiesto il lavoro di molte persone. Sono stati mobilitati la Polizia Provinciale di Pistoia, il personale della Regione Toscana e i veterinari dell’Asl Toscana Centro, il personale dell’Atc e della società Dream (specializzata nella gestione sostenibile della fauna selvatica). Presenti anche le forze dell’Ordine: Polizia Carabinieri Guardia Forestale Guardia di Finanza, oltre a Polizia Provinciale e municipale, Questura e Prefettura di Pistoia.
“E’ andato tutto molto bene”, ha commentato l’assessore all’Agricoltura Marco Remaschi, “e questo significa che è possibile gestire in modo sostenibile e con un lavoro di squadra, un problema, come quello della presenza di ungulati nelle nostre campagne, che si presenta con sempre maggiore frequenza. Oggi tutti hanno lavorato con grande attenzione, ottenendo un doppio risultato. Scongiurare la possibilità di gravi incidenti su strade di grande scorrimento come la Firenze Mare e la viabilità attorno all’ospedale di Pistoia e rispettare gli animali che sono stati restituiti al loro habitat naturale”.
La Regione ha già condotto operazioni di prevenzione di questo tipo in altri contesti, come ad esempio, nel maggio scorso, la cattura di caprioli all’interno dell’Autodromo del Mugello.
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Le infrastrutture viarie comportano la frammentazione dei territori, con il conseguente rischio di incidenti con gli animali selvatici che in quei territori vivono. In Italia il 39% del territorio nazionale risulta classificato come zone a elevata e molto elevata frammentazione, con un incremento rispetto al 2012 pari al 2,5%, mentre sono di fatto inesistenti le opere che consentono il sovrappasso o sottopasso delle strade da parte degli animali selvatici.
“Siamo molto soddisfatti per come è stato gestito l’intervento”, ha commentato Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali Selvatici.”E’ la dimostrazione che si può garantire la sicurezza di automobilisti e animali in maniera del tutto incruenta, escludendo i cacciatori e i loro fucili. Ora quel tratto di autostrada può essere subito messo in sicurezza installando il sistema messo a punto dal progetto Life Safe-crossing, basato sul funzionamento dell’autovelox che preavvisa gli automobilisti della presenza di animali selvatici ai margini delle strade”.