“Il Comune di Roma non farà rientrare Tremolina in canile, ma gli Animalisti italiani dovranno farla curare in una clinica convenzionata con il Campidoglio. Stiamo preparando una nota al riguardo”: questa è la risposta del presidente della Commissione Ambiente capitolina, Daniele Diaco che, interpellato da YouAnimal.it, interviene sulla vicenda di Tremolina, una cucciola disabile (vedi foto), ricoverata al canile municipale Muratella, presa in affido temporaneo e curata a spese dell’associazione. Il Campidoglio l’11 febbraio scorso aveva chiesto ai responsabili di Ai di riconsegnarla al canile.
La vicenda è stata resa nota dagli Animalisti italiani con un comunicato che ha sollevato molte reazioni tra gli amanti degli animali, soprattutto nei social media. Ecco il racconto dell’associazione.
“Lo scorso 26 gennaio l’associazione aveva chiesto e ottenuto l’affido temporaneo del piccolo cane. L’abbiamo presa in carico a causa dei gravi problemi neurologici cui versava per farla curare dai veterinari del Policlinico Veterinario Roma Sud “, spiega in una nota Walter Caporale, presidente di Ai. “L’animale era rinchiuso in un piccolo box del canile comunale di Muratella incapace di tenersi sulle sue zampe a causa dei continui tremori ed evidenti barcollamenti. Abbiamo voluto indagare sul suo stato di salute per capire se fosse in grado di recuperare le sue funzioni motorie con fisioterapia intesa o cure per una riorganizzazione dei circuiti cerebrali. Dopo attenti esami clinici è emerso che il cane è gravemente malato e bisognoso di una terapia medica costante, cui è sottoposto continuamente a carico della nostra associazione”.
Ora la storia si complica. Nonostante la cronica carenza di fondi destinati alla cura degli animali ricoverati nei canili municipali romani, “l’11 febbraio scorso il direttore del Dipartimento Tutela Ambientale, Marcello Visca, ha disposto il ‘rientro immediato in canile del cane con matricola n. 2018/2605’, senza addurre alcuna motivazione a riguardo”, dichiara il presidente Caporale, aggiungendo che “dal 19 dicembre 2018, data in cui Tremolina è entrata nel canile, al 26 gennaio non risultavano terapie in corso. Abbiamo deciso di prenderla in carico al fine di provvedere alle sue cure”.
Animalisti Italiani onlus ha risposto alla richiesta del Comune di Roma richiedendo al dirigente una motivazione del provvedimento di restituzione del cane, “con riserva di adire le autorità competenti, in caso di mancata e/o parziale e/o illegittima motivazione”.
“La richiesta degli Animalisti Italiani Onlus è stata formulata solo ed esclusivamente nell’interesse dell’animale e del suo benessere fisico, e sul presupposto che un’eventuale restituzione potrebbe mettere a rischio la salute del cane”, conclude Caporale. “L’associazione ha presentato quindi una richiesta di accesso agli atti amministrativi ai sensi della legge n. 241/1990 per acquisire copia di tutta la documentazione riguardante l’affido temporaneo. Vogliamo conoscere le reali motivazioni di questo provvedimento, con la speranza di poter continuare a dare protezione amore affetto e cure alla nostra amata e bisognosa Tremolina”.
ONE COMMENT
Anna
Ma il buon senso? Perché spostarla da una dimora dove è seguita e curata? L’associazione si è fatta carico di tutte le spese e il comune cosa può volere di più? clinica convenzionata? Mi sbaglierò ma sento forte la puzza del denaro… perché si, in questo caso pecunia plettro.