(Pinguini imperatore, foto © Fritz Pölking/Wwf)
Le emissioni di gas serra stanno aumentando più rapidamente del previsto, gli effetti del cambiamento climatico sono evidenti e coinvolgano anche gli animali e la loro riproduzione. A lanciare l’allarme è il Wwf Italia che, in occasione di San Valentino, ricorda che con il clima che cambia, cambiano infatti anche le abitudini, migratorie e riproduttive di molte specie, soprattutto gli uccelli.
«La deposizione anticipata delle covate in risposta ai cambiamenti climatici è ampiamente documentata: le urie nord-americane hanno anticipato la riproduzione di 24 giorni nell’arco di 10 anni; i fringuelli inglesi anticipano la data di riproduzione al crescere della temperatura primaverile» sottolinea Fabrizio Bulgarini, responsabile programma biodiversità Wwf.
Gravi, secondo l’associazione, sono le conseguenze dei cambiamenti climatici su molte specie poiché hanno alterato il successo riproduttivo. Ad esempio i pinguini delle Galapagos sono diminuiti del 50% dal 1979 a causa dei prolungati fenomeni del Niño e conseguenti bassi livelli di riproduzione; le berte cuneate australiane non hanno avuto cibo sufficiente per i pulcini nel 2002 a causa dell’innalzamento della temperatura del mare.
Uno studio, pubblicato nella rivista “Plos One”, condotto dagli scienziati della British Antarctic Survey, della Australian Antarctic Division e dalla Scripps Institution of Oceanography della Università di San Diego, che ha monitorato con osservazioni satellitari quattro colonie di pinguini imperatore in Antartide, ha rilevato come alcune di esse hanno spostato nel biennio 2011-2012 il loro tradizionale sito di riproduzione, poiché lo strato di ghiaccio che usualmente utilizzavano tardava a formarsi, a causa dell’aumento delle temperature e hanno deposto le uova sulla banchisa polare.
Anche nelle Oasi Wwf, dove da qualche anno è attivo l’Osservatorio Oasi (iniziativa di monitoraggio degli effetti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi) si riscontrano novità. “Oggi, nella loro anomalia, è quasi normale assistere a fioriture precoci o ad anticipi nelle migrazioni e nella riproduzione degli animali” sottolinea Antonio Canu, Presidente di Wwf Oasi.
In occasione di San Valentino, l’associazione ambientalista lancia una campagna di sostegno dei progetti volti a contrastare i cambiamenti climatici e favorire una politica energetica senza combustibili fossili: la proposta è di propone di ‘adottare’ un orso polare, specie simbolo dei cambiamenti climatici. Tra le altre specie in pericolo vi sono inoltre panda, lupo, orango, ghepardo, delfino elefante, foca, orso bruno, pinguino, gorilla, leone e tigre ed anche queste possono essere ‘adottate a distanza’. Tra quelli che adotteranno una specie entro il 27 febbraio verrà estratto un vincitore che si aggiudicherà una “Scappatella di Natura”: un fine settimana per due in una struttura selezionata grazie a Equotube, il primo GiftTube che propone turismo sostenibile.