Javier Limòn,  il marito dell’infermiera spagnola malata di Ebola, ha scritto una lettera al suo cane, Excalibur, ucciso dalle autorità per “precauzione”, nonostante non esistano casi di contagio uomo-cane.  Javier si era opposto alla decisione delle autorità e dato il via alla mobilitazione dell’opinione pubblica affinché il cane fosse risparmiato, ma i sanitari non hanno sentito ragioni e hanno ucciso il cane.

Ecco il testo della lettera, pubblicata da Eldiario.es:

«Excalibur, ovunque tu sia, voglio che tu sappia che sarai sempre nel nostro cuore.

Ti hanno finito, gente cattiva e senza sentimento. Abbiamo fatto tutto il possibile e ancora di più per salvarti, però alla fine non è stato possibile.

Mentre ti scrivo questa lettera, non riesco a smettere di piangere, ma sono molto orgoglioso di te perché sei stato un esempio per tutto il mondo e non sarai dimenticato tanto facilmente.

Ora, ovunque tu sia, devi dare la forza alla tua padrona perché riesca a stare meglio, così come mi hai aiutato a non crollare e a continuare a combattere.

Anche se non sei più con noi, ti prometto che giustizia sarà fatta.

RIPOSA IN PACE

Javier Limòn».

(LD)

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