L’identikit del lupo descritto dal Corpo Forestale dello Stato
Il peso oscilla tra i 25 e i 35 Kg. Le femmine hanno dimensioni e peso inferiori. La lunghezza arriva fino a 140 cm più la coda (altri 40 cm al massimo).
Il mantello in inverno è prevalentemente grigio-fulvo; in estate è marrone-rossiccio. L’isolamento termico è dato dalla variazione di spessore dei due strati del mantello: borra – strato inferiore lanoso, folto e corto; e giarra – strato superficiale lungo e variegato. Presenta una mascherina chiara sul muso che appare allungato e aguzzo. Le mandibole possono esercitare una pressione di oltre 100 kg per centimetro quadrati.
L’odorato è il senso più sviluppato del lupo: 100volte più sensibile di quello dell’uomo e può individuare la sua preda ad un chilometro di distanza. Orecchie triangolari di circa 10 cm.
L’udito è eccezionale: può udire l’ululato dei suoi simili a oltre 16 km di distanza. Gli occhi, disposti in posizione frontale e piuttosto distanziati tra loro, hanno un colore giallo ambrato con un taglio obliquo che lo differenzia dal cane.
La sua vista notturna è molto sviluppata ma non è in grado di focalizzare oggetti lontani più di 20 metri. Eccellente corridore, molto resistente: può coprire oltre 30 km con un trotto costante alla velocità di 6 -10 km/h.. e compie notevoli spostamenti per la ricerca del cibo (la distanza percorsa giornalmente varia da 1 Km fino ad un massimo di 10 Km).
Vive fino a 10 anni in natura, fino a 16 se in cattività. Vive in piccoli gruppi familiari, di solito fino a 7: genitori, figli fino a tre anni di età, e qualche adulto subordinato.
I rapporti sociali sono mantenuti attraverso un complesso sistema di comunicazione visivo (postura del corpo, posizione della coda e delle orecchie ecc.), olfattivo (secrezioni ghiandolari,marcatura con feci ed urine) e sonoro (ululati, guaiti, uggiolii e latrati).
Solo la coppia dominante (il maschio alfa e la femmina alfa) si riproduce: l’accoppiamento avviene in genere tra gennaio e marzo e la gestazione oscilla intorno ai 64 giorni. Nascono dai 4 ai 6 piccoli che dopo 20 giorni aprono gli occhi e vengono allattatati per circa 2 mesi. Dopo 8-12 mesi iniziano a seguire il branco negli spostamenti e nella caccia.
Animale prevalentemente notturno, di giorno si limita al riposo, al gioco e talvolta a piccoli spostamenti. L’habitat prescelto, al di sopra degli 800-1000 m, presenta un alto grado di selvaticità, presenza umana ridotta, ampi superfici boscose alternate a radure, pascoli e macchie.
Specializzato nella predazione di grossi erbivori selvatici (Cervo, Capriolo, Cinghiale) può includere nella propria dieta erbivori domestici (pecore, capre, cavalli, mucche ecc.) e all’occorrenza, anche mammiferi di piccole dimensioni (lepri, topi), rettili, insetti oppure frutta e bacche, carcasse, e in certe aree, rifiuti rinvenuti nelle discariche.
Si è adattato ad una alimentazione non uniformemente cadenzata nel tempo: un lupo medio per sopravvivere necessita dai 1,3 ai 4,5 kg di carne al giorno. Ma un lupo di rado mangia quotidianamente: si ha notizia di lupi che sono rimasti fino a 17 giorni senza ingerire cibo, ma quando ne hanno la possibilità, arrivano ad ingurgitare anche 9 Kg di carne.
La caccia avviene generalmente all’interno di territori in cui i lupi persistono per periodi più o meno prolungati. Il branco ha mediamente un territorio di caccia di 100 km². I lupi solitari catturano piccole prede lanciandosi addosso a quest’ultime e bloccandole al terreno con le zampe anteriori, una tecnica condivisa da quasi tutti i canidi come volpi e coyote. L’uccisione di prede di medie dimensioni, come caprioli o pecore, dura di regola solo pochi secondi: il lupo morde la preda, in corsa, al collo o sulla nuca e lo shock che segue questo morso porta all’arresto cardiaco o alla rottura della spina dorsale.
I branchi di lupi cacciano in maniera cooperativa. Le tecniche di caccia del branco vanno dall’attacco a sorpresa alle cacce a lungo termine: un branco di lupi è capace di inseguire una grande preda per alcune ore prima di arrendersi, sebbene il tasso di successo di questo tipo di caccia sia molto basso (stimato intorno al10% del totale degli attacchi, nel caso specifico di caccia a carico di prede di grosse dimensioni). I lupi cercano di avvicinarsi il più possibile alla preda senza mostrarsi: appena quest’ultima fugge viene rincorsa velocemente, saggiandone la forza; se l’animale si mostra in buone condizioni fisiche la caccia viene di regola interrotta, mentre se i lupi si sentono più forti essa può essere rincorsa anche per diverse centinaia di metri finché non viene raggiunta.
(Fonte: Corpo Forestale dello Stato)
3 COMMENTS
Antonio
L’animale al guinzaglio, visto a San Vito Lo Capo (TP), da quanto riferito dal proprietario, è un lupo.
Molti curiosi come me e turisti si sono avvicinati e, per la confusione venutasi a creare, sono riuscito a scattare soltanto una foto, che è quella in allegato.
Qualcuno sosteneva che trattasi di una specie di femmina di lupo dei monti Carpazi, qualche altro di un lupo della Val di Trompia.
In realtà, le caratteristiche del muso e degli occhi li assocerei a quelli di un lupo e non di un incrocio (cane-lupo).
Vi sarei grato se qualche volenteroso esperto di lupi, potrebbe confermarmi o meno se trattasi veramente di un lupo oppure no.
Vi ringrazio anticipatamente per l’interesse e l’attenzione che potrete prestare al presente messaggio.
Danilo Freiles
https://www.youtube.com/watch?v=eB99k9Q6FJk
Questo è un lupo o un cane?
Redazione
Lupo!