Quella degli ungulati è ormai da anni un emergenza riguardante la vita degli animali, l’ambiente, la sicurezza pubblica, l’agricoltura. Ultrarep, la tecnologia ad ultrasuoni per l’allontanamento degli ungulati selvatici può essere la risposta.
Della sua applicazione nelle tre aree pilota e dei suoi possibili ambiti d’intervento se n’è parlato a Firenze oggi il 19 novembre scorso al convegno Progetto Ultrarep – Sistemi innovativi di difesa Ultrasound Animal Repeller, promosso da Erata, agenzia formativa di Confagricoltura Toscana, per prevenire i danni alle colture causati dagli ungulati selvatici come cinghiali, caprioli, cervi.
Il progetto pilota ha come obiettivo la protezione delle attività agricole e forestali con tecnologie innovative in grado di non arrecare danni agli animali.
Avviato in via sperimentale in Toscana, è finanziato dal bando “Sostegno per l’attuazione dei Piani Strategici e la costituzione e gestione dei Gruppi Operativi del Partenariato Europeo per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura (Pei-Go)” – annualità 2017.
I dissuasori ad ultrasuoni studiati dalla Natech sono al momento sperimentati in tre contesti: l’Agricola San Felice di Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, l’impresa di orticoltura Dell’Agnello in Val di Cornia e il Parco delle Foreste Casentinesi. Collina, pianura e montagna, in modo da valutare la risposta in ambienti diversi.
A differenza dei normali dissuasori acustici, che fanno solo rumore, in questo caso si tratta di frequenze a cui sono sensibili solo gli animali. E in particolare gli animali che si vuole tenere lontani. Il progetto è nella fase in cui si stanno raccogliendo i primi dati sui risultati, per poi compararli. .
Partners del progetto sono alcune imprese agricole toscane: Barone Ricasoli Spa Agricola (capofila), Società Agricola San Felice SpA, Azienda Agricola dell’Agnello Vilio, Azienda Agricola Meini Fabrizio. Con loro operano altri partners quali: Natech Srl, Cnit-Consorzio Nazionale interuniversitario per le Telecomunicazioni, Dipartimento di Scienza della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, Wwf Arezzo Onlus, Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi,
Monte Falterona e Campigna, Erata – Ente di assistenza tecnica e formazione della Confagricoltura Toscana.
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