Questa dichiarazione arriva dal Governo cinese.
Speriamo per il futuro e speriamo nei controlli, anche nei villaggi più sperduti, dove si tengono mercati in cui si macellano persino cani e gatti allevati e stipati in modo atroce.

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Pechino, 23 apr. (Adnkronos/Xinhua) – La Cina replica a Mike Pompeo, Segretario di Stato degli Stati Uniti, che ha chiesto la messa al bando dei mercati in cui si vendono animali selvatici. “In Cina non esistono i cosiddetti wildlife wet markets“, ha detto il portavoce della diplomazia cinese, Geng Shuang, in dichiarazioni diffuse dal Ministero degli Esteri di Pechino dopo il consueto incontro con la stampa. “Nel gigante asiatico”, ha affermato, “ci sono mercati di agricoltori e mercati di pesce, dove vengono venduti carne, pesce, verdure e altri prodotti freschi. In un numero molto piccolo viene venduto pollame vivo”. Si tratta, ha detto Geng, di mercati che esistono anche “in molti altri Paesi del sudest asiatico e in molti Paesi in via di sviluppo” e che rappresentano una “parte importante della vita quotidiana”.

“Il diritto internazionale non impone restrizioni sull’apertura e sulle attività di questi mercati”, ha aggiunto. “La Cina ha vietato le attività illegali di caccia, commercio, trasporto e consumo di animali selvatici. I mercati degli agricoltori e i mercati che vendono pollame vivo o pesce non sono luoghi per il commercio di animali selvatici. E’ illegale la vendita di animali selvatici in questi mercati”.

Leggi la risposta nel sito del Ministero degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese