Nella “fase 2” dell’emergenza coronavirus, nessuna novità per i volontari che si occupano di animali: le adozioni restano bloccate fino a nuovo ordine. A leggere il testo del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che detta le disposizioni in vigore dal 4 maggio. Ed ecco che l’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali ha scritto al ministro della Salute Roberto Speranza.
“Riprendano al più presto le adozioni di cani e gatti e gli spostamenti per i preaffidi e il trasferimento degli animali”, chiede l’Ufficio di Presidenza dell’Intergruppo i cui componenti sono: la presidente Michela Vittoria Brambilla (Fi), la vicepresidente Loredana De Petris (LeU), la vicepresidente Loredana Russo (M5S), le segretarie di presidenza Paola Frassinetti (FdI), Patrizia Prestipino (Pd) e Rosellina Sbrana (Lega).
Le parlamentari ricordano che, come più volte affermato dalle associazioni animaliste, le adozioni di cani e gatti provenienti dai rifugi o direttamente dalle strade hanno un rilevante ruolo sociale, morale ed economico, che i provvedimenti assunti per fronteggiare l’emergenza sanitaria le hanno bloccate del tutto e che, pertanto, l’attuale carico di animali nelle strutture pubbliche e private ha superato ogni limite.
Di qui l’esigenza di un ”indifferibile’ intervento istituzionale perché le adozioni di cani e gatti e i relativi necessari spostamenti per i controlli preaffido e il trasferimento degli animali nell’abitazione delle famiglie adottanti possano pienamente riprendere, come già previsto in Francia, fin dal 16 aprile scorso, con l’applicazione delle misure di sicurezza ritenute necessarie”.
All’Intergruppo, che ha lo scopo di promuovere la tutela degli animali e dei loro diritti attraverso l’attività legislativa, d’indirizzo politico e di sindacato ispettivo, aderiscono una quarantina di parlamentari di tutti i gruppi politici, determinati a dare risposte alle istanze di milioni di italiani che amano gli animali e vogliono vederli rispettati.