Ma per lo stop definitivo il Parlamento deve ancora negoziare con il Consiglio europeo e la Commissione europea sul testo finale della Pac
Il Parlamento europeo con 335 voti a favore e 297 contrari ha approvato il 22 ottobre un emendamento nell’ambito della riforma della Politica agricola comune (Pac) che vieta di sovvenzionare “il bestiame la cui destinazione finale è la vendita per le attività di tauromachia, direttamente o tramite intermediari”.
L’emendamento, proposto da Equo e dai Verdi europei, è stato sostenuto dai socialisti, dai liberali, dalla Sinistra unitaria (UI, Podemos e Bildu).
Sinora i sussidi europei erano concessi sulla base della superficie del terreno, senza tenere conto di ciò per cui quel terreno è stato utilizzato.
“L’emendamento approvato chiarisce che il Parlamento europeo non sostiene la tauromachia e non vuole finanziare alcuna attività di allevamento che sia direttamente o indirettamente legata alle corride”, ha affermato il portavoce di Equo, Florent Marcellesi, aggiungendo che ora “saremo pienamente mobilitati per garantire che questa vittoria parlamentare sia mantenuta nei negoziati tra il Parlamento europeo e il Consiglio europeo”.
Si tratta, infatti, di un passo non definitivo, poiché il Parlamento deve ancora negoziare con il Consiglio europeo e la Commissione europea il testo finale della Pac.
Già cinque anni fa il Parlamento aveva votato contro i sussidi per l’acquisto o vendita di animali destinati alle corride, ma il testo finale della Pac aveva poi respinto l’emendamento.