Il Comitato permanente della Convenzione di Berna ha votato a favore di un abbassamento del livello di protezione dei lupi. Si vuole spostare la specie dall’allegato II (specie di fauna rigorosamente protette) all’allegato III (specie di fauna protette) della Convenzione, per rendere più facile l’abbattimento dei lupi in Europa.

Questa decisione, una volta diventata operativa, consentirà dunque di uccidere più lupi. Prima però si dovrà cambiare la Direttiva Habitat e successivamente i vari Paesi dell’Ue potranno modificare le loro leggi nazionali. Un iter che potrebbe durare anni.

Immediate le reazioni delle associazioni ambientaliste e animaliste.

L’Oipa International ritiene questa decisione “un grave passo falso nella direzione di un impoverimento della biodioversità in Europa. Il commento della presidente della Commissione EuropeaUrsula von der Leyen, esprime la motivazione a monte di quella che è una decisione prettamente politicarispondere alle richieste degli agricoltori ignorando le istanze contrarie che chiedono misure di prevenzione in grado di favorire una serena coesistenza con i grandi carnivori. Speriamo, durante il resto dell’iter, in un ravvedimento dei nemici dei lupi, dell’ambiente, degli animali”.

Il  Wwf Italia, ha dichiarato: “Ormai è evidente a tutti quanto la natura sia sotto attacco, in Europa come in Italia. La decisione del Comitato della Convenzione di Berna di declassare lo status di protezione del lupo dà ingiustificatamente seguito ai tentativi ideologici di scagliarsi contro la tutela della fauna selvatica portati avanti dal mondo venatorio e da una parte del mondo agricolo. Purtroppo, il Governo italiano si è fatto portavoce in Europa di queste istanze antiscientifiche”.

L’Enpa ha osservato che “il declassamento infatti è una misura inutile oltre che dannosa. Inutile perché non migliorerà la convivenza tra uomini e lupi, dannosa perché renderà meno complesso approvare ed eseguire i tentativi di uccisione, che noi contrasteremo con tutti gli strumenti a disposizione e in ogni sede. Inoltre il declassamento potrebbe essere erroneamente considerato dai bracconieri, che già oggi sono all’opera in Italia e non solo, come una sorta di via libera a colpire questa preziosissima specie animale”.

La Lav ha fatto notare che “l’organo che dovrebbe lavorare per tutelare animali e ambiente e per promuovere la conservazione della flora e della fauna selvatica ha deciso di fare un favore a cacciatori e allevatori dichiarando guerra ai lupi e dando parere favorevole alla loro caccia. Una decisione politica, contrastata dalla scienza, alla quale noi ci opporremmo affinché nei prossimi e decisivi passaggi venga respinta e il lupo continui ad essere considerata una specie da proteggere e tutelare”.