”In Italia i delfinari non hanno alcuna funzione educativa né scientifica, caratteristiche obbligatorie per legge, facendo invece spettacolo”, affermano Lav e Marevivo. A confermare le violazioni al decreto ministeriale 469 del 2001, che disciplina le condizioni per il mantenimento in cattività dei delfini Tursiopi usati nei delfinari, è un‘investigazione condotta dalla Lav in tutte le strutture italiane, dove le norme relative al benessere degli animali e alle finalità dei delfinari ”sono largamente disattese”.
Il tradimento della funzione “scientifica-educativa” da parte dei delfinari rivelato dall’investigazione svolta dalla Lav, ha messo in luce le violazioni delle disposizioni dettate dal decreto Ministeriale 469/2001 in materia di condizioni per il mantenimento in cattività dei delfini Tursiopi (i Tursiops truncatus sono la specie normalmente utilizzata nei delfinari per la loro spiccata intelligenza), requisiti minimi, sistemazione, comfort e benessere animale, equipaggiamenti all’interno delle vasche e loro costruzione e mantenimento, prevenzione di stress e/o danni ai delfini Tursiopi, manipolazione e addestramento. Su queste irregolarità la Lav si riserva di adire le vie legali.
A volere la chiusura dei delfinari, secondo un sondaggio Ipsos, è il 68% degli italiani, mentre il 96% auspica che in futuro la cattura dei delfini per essere esibiti nei delfinari e nei parchi di divertimento sia proibita o strettamente regolamentata.
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