Ogni 15 minuti un elefante viene ucciso per le sue zanne e vengono massacrati 36 mila elefanti all’anno. Con questo ritmo, il bracconaggio degli elefanti africani potrebbe determinare la loro estinzione nel 2025.
E’ la stima fatta dalla Fondazione David Sheldrick Wildlife Trust, promotrice di una Marcia internazionale per gli elefanti organizzata in 15 città di tutto il mondo: Arusha, Bangkok, Buenos Aires, Città del Capo Edimburgo, Londra, Los Angeles, Melbourne, Monaco, Nairobi, New York, Roma, Toronto, Washington DC e Wellington. La Fondazione si occupa anche di far adottare a distanza i piccoli elefantini orfani ospitati nella sua struttura (vedi articolo).
Nel sito della campagna per gli elefanti, creato dalla Fondazione, iWorry, si può firmare una petizione online cui è possibile partecipare cliccando QUI.
Il commercio dell’avorio, che comporta lo sterminio degli elefanti, è un problema internazionale e deve essere portato a conoscenza dai governi di tutto il mondo, se vogliamo vedere le modifiche”, affermano gli organizzatori.
Come riporta il National Geographic, secondo un rapporto delle Nazioni Unite del maggio 2013, il commercio dell’”oro bianco” è in mano ad associazioni criminali e gruppi terroristici che minacciano la sicurezza degli stati africani e mondiale. Un’inchiesta durata otto anni sul traffico di avorio, condotta dall’Ong Elephant Action League, ha dimostrato che buona parte dei finanziamenti del gruppo degli shebab somali, responsabile dell’attacco al centro commerciale di Nairobi di pochi giorni fa, proviene da questo commercio illegale. Secondo Andrea Crosta, direttore dell’Ong, tutto questo denaro “consente agli shebab di esercitare il controllo sui giovani assoldati, spesso poverissimi e privi di motivazioni ideologiche”. Prima dell’intervento militare africano in Somalia, continua Crosta, “da una a tre tonnellate di avorio transitavano ogni mese dai porti della Somalia meridionale”, vaste zone della quale sono controllate dagli shebab, che operano attraverso la frontiera e hanno una rete molto efficiente in Kenya.
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ONE COMMENT
Pilar
Ayuda a ellos. Los q no pueden hablar.gracias