Studiosi di tutto il mondo si sono chiesti a più riprese se esista davvero una somiglianza tra gli animali domestici e i loro umani e alcuni studi hanno cercato di spiegare se esista realmente una base scientifica al fatto che spesso si scelga il proprio amico animale sulla base delle sue caratteristiche fisiche.
Uno studio pubblicato sulla rivista The Atlantic ha, per esempio, messo in relazione anzitutto l’obesità umana e quella canina e sembrerebbe proprio che i cani sovrappeso appartengano a persone con lo stesso tipo di problema. Un ulteriore approfondimento, compiuto su gruppi di studentesse universitarie, avrebbe messo in luce che le ragazze con i capelli lunghi avrebbero una propensione per i cani dalle orecchie lunghe, tipo i beagle, mentre le ragazze dai capelli corti preferirebbero i cani dalle orecchie appuntite, fattore che sarebbe ancor più accentuato nella scelta di un cane di razza. Sarebbe inoltre venuto fuori che le persone “sgradevoli” si circonderebbero di cani dall’atteggiamento aggressivo e che le persone più nevrotiche amerebbero circondarsi di gatti e le più serene di cani.
Quanto ai comportamenti, esisterebbe anche un sistema di emulazione dei nostri amici secondo quelle che sono le nostre abitudini, ossia i nostri cani tendono a imitare i nostri atteggiamenti. L’esperimento è stato fatto sulla semplice apertura di una porta, che ha messo in evidenza come i cani abbiano ripetuto lo stesso gesto del padrone, con le zampe o con la testa. D’altra parte, quante volte ci è capitato di trovare i giardino sottosopra dopo aver fatto noi giardinaggio in presenza dei nostri amici? Gli studiosi hanno concluso che i cani hanno un’“imitazione automatica”: non un comportamento volontario, ma dovuto proprio all’istinto di emulazione che prende il sopravvento sull’istinto.