Roma, 18 set. – Il Corpo forestale dello Stato e quello della Provincia di Trento insieme per la tutela dei cuccioli di Daniza e per l’adozione della migliore soluzione possibile per garantire la loro vita in natura. Lo comunica la Lav (Lega antivivisezione). “Cuccioli che a ieri risultano stare bene”, ha scritto il 17 settembre all’associazione il procuratore capo di Trento.
Grazie alla mobilitazione di questi giorni, alle pressioni dell’opinione pubblica, all’azione dell’Ufficio legale della Lav, ieri il procuratore capo Giuseppe Amato ha notificato alla Lav il suo provvedimento con la risposta all’istanza depositata dall’associazione il giorno dell’uccisione di Daniza.
Il procuratore capo ha incontrato nella giornata di ieri l’avvocato Carla Campanaro e la responsabile nazionale Gaia Angelini, ha assicurato trasparenza e celerità nelle indagini ed ha disposto il conferimento dell’autopsia all’Unità forense veterinaria del Ministero della Salute presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Grosseto “per acclarare con certezza l’eziologia della morte” dell’orsa. Viene così estromesso l’Ispra del Ministero dell’Ambiente e il Servizio foreste della Provincia di Trento che avevano avallato (il primo) ed eseguito (il secondo) la fatale ordinanza di cattura di Daniza.
“Siamo sulla strada giusta per non far sotterrare con Daniza anche le responsabilità della sua uccisione e per garantire la vita ai due cuccioli che”, afferma la Lav, “con la decisione di oggi del Procuratore Capo della Repubblica, non sono più solo affare della Provincia di Trento”.