Il Consiglio comunale di Roma il 3 maggio scorso ha bocciato, con 26 astenuti e 6 favorevoli, la delibera d’iniziativa popolare n. 51/2015 che proponeva il divieto di esercizio dei servizi di trasporto a trazione animale e l’attività delle botticelle su tutto il territorio di Roma. Si è persa un’altra occasione per mettere la parola fine ad un servizio anacronistico che impiega i cavalli nel traffico di Roma.
La richiesta, promossa dalle associazioni Animalisti Italiani, Enpa, Avcpp-IoLibero, Lav e Oipa, è stata sottoscritta oltre tre anni fa da circa 10.500 romani, che forse speravano che il Movimento Cinque Stelle mantenesse la promessa elettorale che garantiva, come primo atto in tema di diritti degli animali, proprio l’abolizione delle botticelle.
Negli anni non si sono mai concretizzati gli annunci di una delibera alternativa da parte delle varie Amministrazioni comunali. Ricordiamo anche la circostanza che la Giunta Alemanno (An) ha stanziato fondi per costruire nuove stalle e la Giunta Marino (Pd) ha finanziato nuovamente questa spesa, anzi aumentandola.
“Il respingimento della proposta è cosa molto amara per noi e i cittadini dopo tre anni di battaglie per la calendarizzazione, ma grazie alla nostra delibera popolare che la maggioranza non ha avuto purtroppo il coraggio di approvare, l’Aula dell’Assemblea Capitolina ha almeno ufficializzato l’impegno di Sindaco e Giunta per far modificare la legge regionale del Lazio sui servizi di trasporto non di linea che permetterà l’abolizione delle botticelle a Roma e ad avviare la delibera alternativa del M5S che sposterà le botticelle, speriamo da subito, dal traffico alle ville urbane, atto sul quale non siamo stati mai incontrati a differenza dei vetturini”. Così le associazioni promotrici della delibera d’iniziativa popolare hanno commentato il voto dell’Aula Giulio Cesare. Associazioni che non sono mai state convocate in audizione né dalle Commissioni consiliari né dal presidente dell’Assemblea a rappresentare le motivazioni della proposta di delibera popolare.
Al momento della votazione i consiglieri M5s si sono astenuti, come quelli di Fratelli d’Italia, mentre hanno votato a favore i rappresentanti del Pd e quelli della Lista Giachetti. Il Pd, tuttavia, quando erano al governo della Capitale, nulla hanno fatto per abolire le carrozzelle trainati da cavalli spesso abusati e talvolta vittime d’estate della fatica e del caldo. Si è persa un’altra occasione per mettere la parola fine ad un servizio anacronistico che impiega i cavalli nel traffico di Roma.
Il presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale, Daniele Diaco, ha motivato così il voto del M5S: “Siamo stati costretti all’astensione, perché se avessimo dato un voto positivo già oggi pomeriggio o al massimo domattina la delibera sarebbe immediatamente impugnata dai legali dei vetturini. Sarebbe solo un atto politico senza salvare i cavalli e spendendo i soldi cittadini per far fronte ai ricorsi. Non lo faremo, e l’8 maggio verrà protocollato il nostro regolamento che prevede non l’abolizione ma un uso alternativo delle carrozzelle”.
Simona Ficcardi, consigliera M5S, ha aggiunto che sul tema botticelle “c’è ambiguità normativa. Abbiamo incontrato la categoria dei vetturini, ci hanno espresso volontà di mantenere una certa tradizione, non solo per il sostentamento ma proprio, appunto, per una tradizione familiare. Noi avremmo voluto sospendere questo servizio del trasporto a trazione animale, l’attività dei vetturini sarebbe stata comunque tutelata sia dal regolamento vigente sia da quello che avevamo intenzione di portare in Aula, poiché è possibile convertire le licenze in licenze taxi o ncc. Ci aspettavamo un supporto già in questi mesi dalla normativa nazionale e da quella regionale che tarda ad arrivare. L’Avvocatura capitolina infatti non ritiene che i Comuni possano vietare questa tipologia di attività trasportistica. Si può però prevedere che per motivi di sicurezza, tutela ambientale e rispetto degli animali possa essere esercitata solo in alcune zone’. E noi siamo partiti proprio da questo, concentrare questo tipo di trasporto solo in zone che garantissero il benessere dei cavalli: quindi in parchi e ville storiche, come è previsto nel regolamento che porteremo in Aula. Il regolamento a firma M5S è già stato approvato dall’Assessorato e dal Dipartimento Ambiente e ora è alla firma del Dipartimento Mobilità; è questione di pochissimi giorni e sarà protocollato. In questo regolamento abbiamo inasprito le sanzioni pecuniarie per chi non rispetta gli animali e anche le regole relative a questo tipo di trasporto. Inoltre abbiamo scelto di cambiare la tipologia di cavallo, che non sarà più il trottatore ma il cavallo da tiro, che è più idoneo a questo tipo di attività, al fine di ridurre al massimo la sofferenza dei cavalli. Non nego che le associazioni animaliste abbiano ragione quando ci dicono che il servizio non è obbligatorio, ma è un servizio che il Comune di Roma ha già forse dal 1500 – ha aggiunto la consigliera M5S – e ridurre al massimo tutta l’attività di questo tipo di trasporto ridurrà sicuramente la scelta dell’utilizzo dei cavalli. In tutti i modi abbiamo deciso di disincentivare l’uso dei cavalli, cosa che non è avvenuta nelle passate amministrazioni, che prevedevano incentivi per il cambio di licenza. Noi, al contrario, abbiamo invece deciso di disincentivare l’utilizzo dei cavalli”.
“La proposta di deliberazione popolare promossa dalle associazioni animaliste e sottoscritta da oltre 10.500 romani è in linea con i principi della normativa in materia di tutela degli animali a livello comunitario, statale, regionale e locale, a conferma del fatto che l’attività delle botticelle non è compatibile con l’etologia dei cavalli come dimostrano purtroppo i molteplici incidenti che si sono verificati negli anni”, dichiara invece la Lav. “La legge dispone che siano proprio i Comuni a esercitare la funzione di protezione degli animali sul proprio territorio e quindi a poter, anzi, a dover regolare in maniera adeguata le attività che ne potrebbero eventualmente comprometterne la tutela”.