Riceviamo e pubblichiamo quest’articolo di Monia Fiorucci, che nel suo blog Cani senza vista racconta: “Sono una persona come voi che un giorno, insospettita da comportamenti strani del cane di famiglia, ha deciso di portarlo a fare una bella visita oculistica. E che purtroppo ha avuto solo una conferma dei suoi sospetti… L’obiettivo di questo blog è parlare dei nostri cuccioli, che vivono un problema più grande di loro e fornire informazioni su come poter rendergli la vita più facile. Confido in voi per riuscirci. Spero che mi scriviate, raccontandomi le vostre esperienze, le vostre storie, i vostri suggerimenti che metterò a disposizione di tutti, affinché  il vostro cane possa adattarsi alla sua condizione e vivere serenamente”.

Nel suo sito Monia racconta le sue esperienze, pubblica informazioni  utili e si mette a disposizione di chi voglia avere una condivisione riguardo ai problemi di vista dei cani ipovedenti o ciechi.

Ecco l’articolo di Monia.

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Le patologie visive nei cani sono purtroppo piuttosto frequenti. Se sospettate che il vostro cane non vede bene, la prima cosa che dovete fare è fissare un appuntamento con uno specialista. Solo uno oftalmologo veterinario potrà dirvi se veramente il vostro cane è afflitto da una patologia visiva, di quale patologia si tratta, a quale stadio è e fare previsioni sull’evoluzione della malattia. Come trovare uno specialista in questo campo? È piuttosto semplice. Basta chiedere al proprio veterinario di fiducia di farsi dare il nome dell’esperto con cui collaborano. Oppure chiedere ad amici o conoscenti. Anche in internet si possono trovate contatti interessanti, soprattutto nei forum.

Una volta fissato un appuntamento si procede con la visita, che è una procedura semplice, assolutamente non traumatizzante e di breve durata. Una volta effettuata la visita e conosciuto la diagnosi, avrete un quadro più chiaro della situazione e potrete studiare un piano di azione preciso e mirato. Occorre puntualizzare che a volte non è possibile fare una diagnosi con una sola visita: magari sarà necessario fare approfondimenti clinici o attendere qualche mese per vedere l’evolversi della situazione. Inoltre, va considerato che è piuttosto complesso risalire alla cause di una patologia visiva quando essa è secondaria ad una qualsiasi altra malattia: in tal caso occorre procedere per gradi partendo dall’esame clinico supportato da alcuni esami di laboratorio.

 A seconda di quello che sarà il referto, potrete trovarvi in una di queste situazioni:

-il vostro cane non ha niente e vi siete sbagliati, e questa è ciò che vi auguro di tutto cuore.
-il vostro cane ha un problema di vista che può essere risolto con una terapia medicinale o chirurgica, e in questo caso affidatevi totalmente alle indicazioni terapeutiche dello specialista.
-il vostro cane ha una patologia che gli ha causa un deficit visivo di varia entità, ma non di tipo degenerativo. In questo caso dovrete studiare quali sono le azioni da intraprendere per migliorare la qualità di vita del vostro amico a quattro zampe.
-il vostro cane è afflitto da una patologia che lo porterà in modo graduale a perdere la vista. Se questo è il responso occorre prepararlo, aiutandolo a sviluppare maggiormente gli altri sensi, principalmente il fiuto e l’udito, per rapportarsi con voi e con il mondo circostante.
– il vostro cane è diventato cieco.
– il vostro cucciolo è nato cieco.

A seconda della situazione occorrerà agire in modo diverso. Alcuni consigli sono adatti in modo generale, altri no. Alcuni di questi potranno funzionare per voi e potrete trarne giovamento, altri potranno risultare meno idonei nel caso specifico. Occorre provare e sperimentare per trovare il metodo o i metodi più adatti a voi e al vostro cucciolo. Ricordate anche che a seconda della patologia che presenterà occorrerà fissare una serie di visite di controllo per monitorare la situazione. La frequenza di questi controlli dipende dal tipo di malattia, dalla sua gravità, dalla sua progressione, ecc: affidatevi al vostro specialista per avere ragguagli in merito. Fatevi spiegare anche quali possono essere i campanelli di allarme nella situazione specifica che devono indurvi a anticipare la data del controllo.

(Monia Fiorucci)

Maggiori info su: www.canisenzavista.com

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