L’Oipa di Roma: «Vogliamo garanzie che non siano portati in aziende faunistiche venatorie»
I cittadini di Tomba di Nerone sono allarmati per le gabbie trappola trovate nella Riserva naturale protetta dell’Insugherata frequentata da una famiglia di cinghiali ormai parte della comunità. Le gabbie potrebbero essere attivate già stasera.
«Alcuni residenti della zona ci hanno chiamati dopo aver trovato le gabbie destinate a catturare alcuni esemplari che da sempre abitano la zona e che convivono serenamente con i frequentatori del parco. Questi ultimi temono che finiscano in una riserva faunistica venatoria, dunque destinati a essere cacciati», racconta la delegata Oipa di Roma, Rita Corboli. «Sappiamo che i cinghiali sono fauna selvatica, ma questo piccolo gruppo di cinghiali è ormai “addomesticato” dai residenti che, sbagliando, li hanno abituati addirittura a mangiare dalle mani e che ora sono angosciati per il loro destino. Si tratta di animali che andrebbero incontro, fiduciosi, al fucile di un cacciatore».
L’Oipa di Roma chiede a Regione Lazio, a Roma Natura e a Roma Capitale garanzie per questi animali affinché sia salvata la loro vita.
«Chiediamo di sapere con certezza dove vorrebbero portare gli animali una volta catturati, e che sia garantito l’eventuale spostamento in un’area protetta, o, ancora meglio, che si proceda alla sterilizzazione degli esemplari, lasciandoli nel loro territorio», è l’appello dell’Oipa.
Scriviamo a presidente.romanatura@regione.lazio.it chiedendo garanzie e notizie precise su dove saranno spostati i cinghiali di Tomba di Nerone.