L’omeopatia è la nuova frontiera della medicina veterinaria: eco-sostenibile, senza sperimentazione su animali, cura qualsiasi patologia, anche le emergenze da pronto soccorso, senza gli effetti collaterali dei farmaci allopatici e a costi ridotti. A lanciare la sfida alla medicina tradizionale è Alda Grossi, omeopata veterinaria. «Non ricorro agli antibiotici da oltre dieci anni – spiega Grossi – e posso affermare, dati alla mano, che in ambito chirurgico i pazienti a quattro zampe si riprendono in un terzo del tempo. I cani che cicatrizzano normalmente dopo 12-15 giorni con l’omeopatia risolvono tutto in 4-5 giorni». Numerosi sono i campi d’intervento, tra questi persino le degenerazioni neurologiche da ictus, le paralisi, la rottura dei legami incrociati, la displasia dell’anca, la spondiloartrosi e le intossicazioni da metalli pesanti. «I sintomi che può dare un metallo pesante possono essere alleggeriti somministrando lo stesso metallo in quantità basse – precisa il medico – così ho guarito un gabbiano immobilizzato per intossicazione da piombo: in 20 minuti la paralisi è rientrata. Dobbiamo riconsiderare l’idea dell’omeopatia come medicina ad azione lunga, lenta e utile solo per problemi cronici. Non è affatto vero, è una disciplina che richiede uno studio costante e approfondito ma, conoscendola bene, funziona oggettivamente anche nell’immediato»
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