E’ nata la ”Rete Fratino” promossa dal Wwf Italia, composta da esperti e attivisti dell’associazione che collaborano per coordinare le attività per la tutela del fratino euroasiatico (Charadrius Alexandrinus) nelle spiagge italiane.
In Europa la specie registra una consistente diminuzione della popolazione di questa deicata specie. In Italia si registrano ogni anno dalle 1.500 alle 1.800 coppie nidificanti, ma dal 1993 al 2010 la popolazione svernante è diminuita del 50%.
Questo piccolissimo trampoliere è l’emblema dello stato di conservazione delle nostre spiagge ed è anche il simbolo dello stretto legame tra le abitudini dell’uomo e i delicati equilibri della biodiversità. Se una spiaggia è in cattivo stato di conservazione, inquinata e degradata, oppure livellata dalle ruspe, difficilmente sarà visitata da questo splendido piccolo trampoliere. Al contrario, la presenza di un nido di fratino è sempre un ottimo segnale dello stato di salute di un ambiente marino e di una spiaggia correttamente tutelata e conservata.
“Il fratino è una specie strategica”, spiega Dante Caserta, vicepresidente Wwf Italia, “tutelando lui, si proteggono i delicati habitat costieri per troppi anni devastati dal cemento e da un turismo non rispettoso degli equilibri naturali. Ad esempio promuovendo la pulizia manuale e non meccanica dei lidi. Per noi è divenuto una
specie simbolo”.
La “Rete Fratino” vuole quindi dare un nuovo impulso alle attività di tutela che già da qualche anno diverse sezioni locali e Oasi Wwf stanno portando avanti, attraverso la sensibilizzazione dei comuni costieri interessati. Per questa ragione l’associazione ha aderito anche al Comitato Nazionale per la conservazione del fratino che effettua periodicamente un censimento nazionale al termine del periodo di nidificazione per promuovere la tutela di questa specie.
Anche gli attivisti del Wwf sono quindi sul campo in questi giorni per partecipare al censimento 2018 in particolare lungo le coste in Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Basilicata e Puglia.
La specie nidifica in da aprile in poi. Per fare il nido sceglie suoli salini e fangosi con poca vegetazione, vicino all’acqua ma al riparo da possibili inondazioni, come le dune (sempre più rare) a ridosso delle nostre spiagge, ma a volte addirittura in quelle più affollate. Il nido del fratino è un semplice buco nella sabbia che ospita di solito tre uova.
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