Incidente di caccia a Roma, nel Parco di Veio, alle porte di Roma. Un 38enne è stato ucciso con due colpi di fucile al petto all’alba. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Ostia. I due bracconieri che erano con la vittima sono stati fermati con con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso.
La vittima, Andrea Pulerà, è giunta all’ospedale di Ostia in condizioni disperate intorno alle quattro di notte, accompagnato da un 55enne e un 40enne, compagni di caccia, uno dei quali presunto responsabile dell’incidente. Inutili gli sforzi dei medici, Pulerà è deceduto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso.
I due cacciatori di frodo dovranno rispondere anche dell’esercizio dell’attività di caccia, vietata nel Parco regionale e peraltro svolta al di fuori degli orari consentiti. I due cacciatori sono stati rinchiusi nel carcere romano di «Regina Coeli».
“L’uccisione questa notte di un uomo durante un’illegale battuta di caccia nel Parco regionale di Veio, nei pressi di Roma, dimostra che il bracconaggio è diffuso nel nostro Paese ed evidenzia un’illegalità che va contrastata”, ha commentato subito dopo l’accaduto il presidente della Lipu-Birdlife Italia, Fulvio Mamone Capria. “Chiediamo da tempo che le pene contro i bracconieri vengano aumentate. Solo con la certezza di misure esemplari contro chi impropriamente gira armato in luoghi, dove peraltro la caccia è vietata, si potrà ottenere un maggiore rispetto per le norme e sicurezza per i cittadini. La Lipu esprime profonda amarezza per la perdita di una vita umana che poteva essere evitata se i responsabili avessero rispettato la legge. Le istituzioni reagiscano con durezza a questo orribile
omicidio potenziando i servizi antibracconaggio e aumentando i controlli nei confronti di chi detiene armi.”
La ricostruzione dell’incidente. I due uomini, cacciatori da diversi anni, si erano recati nel parco per trascorrere la notte a caccia, in compagnia di Pulerà che voleva avvicinarsi all’attività sportiva. Nel corso della battuta, il 55enne, rimasto isolato e appostato tra gli alberi, colto dallo spavento per uno strano movimento e temendo che si potesse trattare diun animale, avrebbe esploso con il suo fucile, in direzione di un cespuglio, un colpo “a pallettoni”. Tra i rovi, a rimanere ferito, Pulerà.
Fatali i ritardi nei soccorsi, arrestati gli amici. I ritardi nei soccorsi sarebbero stati fatali a Pulerà: proprio per questo
i carabinieri stanno indagando per capire perché i due compagni di caccia abbiano accompagnato l’amico all’ospedale Grassi di
Ostia e non abbiano invece scelto il più vicino Sant’Andrea. I due cacciatori inoltre, prima di recarsi al pronto soccorso, sarebbero passati dall’abitazione di uno dei due per disfarsi del fucile. I due uomini sono stati arrestati con le accuse di omicidio colposo e di omissione di soccorso.