Sale il tetto per le detrazioni al 19% delle spese veterinarie: la soglia massima passa da poco più di 387 euro a 500. Si potranno quindi detrarre le spese veterinarie fino all’importo di 500 euro, limitatamente alla parte che eccede di 129,11 euro, che rappresenta la franchigia. Con il nuovo tetto massimo, si potrà dunque ottenere una detrazione di 70,46 euro, tenendo conto della franchigia di 129,11 euro e dell’aliquota applicata del 19%. Anche se si tratta di un piccolo aumento, è pur sempre un passo avanti che i possessori di animali domestici apprezzeranno.
“Un risultato importante che riconosce il ruolo degli animali nelle nostre famiglie e il nostro dovere di prendercene cura con responsabilità e costanza”, ha commentato Carla Rocchi, presidente Nazionale dell’Enpa. “Ringraziamo la senatrice Loredana De Petris, prima firmataria dell’emendamento, e tutti i parlamentari che hanno contribuito a questo importante successo che rappresenta un grande passo avanti nel riconoscimento del fondamentale diritto alla salute degli animali. Si tratta di un risultato che va incontro alle mutate esigenze del Paese. La soglia di detraibilità delle spese veterinarie era infatti rimasta immutata da quasi vent’anni, nonostante le condizioni economiche dell’Italia siano cambiate notevolmente”.
Questo risultato si aggiunge a quello ottenuto dall’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, presieduto da Michela Vittoria Brambilla, con l’emendamento che per il 2020 stanzia un milione di euro destinato alla lotta contro il randagismo. Il 60% delle risorse sono riservate all’Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna per la realizzazione di piani straordinari di prevenzione e controllo.