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A cura del dr. Renato Caniglia veterinario specialista in medicine integrate e chirurgia  www.romavet.it

Le tecniche endoscopiche permettono di esplorare le vie digerenti, respiratorie ed urinarie passando per le vie naturali, grazie ad endoscopi rigidi o flessibili che la tecnologia riesce a rendere sempre più piccoli e quindi mini-invasivi.
Ma una delle importanti novità della chirurgia veterinaria degli ultimi tempi è la chirurgia mininvasiva che consente d’intervenire chirurgicamente con minor trauma per l’animale.
Si possono eseguire interventi chirurgici in laparo e toracoscopia, quindi sia in addome che in torace. Si tratta di una metodica che consente di ottenere risultati sovrapponibili a quelli della chirurgia tradizionale con indubbi vantaggi legati alla minor invasività e quindi ridotti tempi di degenza e di ripresa post operatoria. Molto usata ormai è la sterilizzazione in laparoscopia.
Il chirurgo opera introducendo gli strumenti endoscopici e telecamera attraverso piccoli fori (di circa mezzo centimetro) sulla parete addominale o toracica e non più “aprendo”.
A fine intervento, risultano soltanto due o tre piccole incisioni cutanee che non danno alcun fastidio e quindi non si richiede in genere l’uso di protezioni come il collare elisabettiano.
Con questa tecnica i tempi di intervento sono molto più rapidi e abbiamo una manipolazione degli organi interni decisamente ridotta che limita incredibilmente il dolore. Anche la terapia antibiotica ed antiinfiammatoria è ridotta solo al periodo perioperatorio.